NITIDEZZA: dove si nascondono i dettagli


Ho imparato che molti bravi fotografi, una volta diventati tali, diventano ermetici. Iniziano a tenersi i loro segreti per sè, sono meno propensi al confronto e alla condivisione, a meno di non esser pagati per farlo.
Io che non sono affatto un fotografo, posso permettermi di condividere quello che ho imparato, un pò sperimentando e un pò cercando sul web.
Credo che la condivisione faccia sempre bene: innalza il livello tecnico degli altri e stimola tutti a fare ancora meglio.

Una delle tecniche che più mi regala soddisfazione lavorando sulle foto digitali è la possibilità di intervenire sulla nitidezza dello scatto.
Photoshop è in grado di far fare salti di qualità incredibili alle nostre foto, in quanto a qualità d'immagine. In questo caso specifico ci aiuta a farci percepire i dettagli più fini dello scatto.

Si possono seguire varie strade per raggiungere questo scopo: comune a tutte queste è la necessità di applicare queste tecniche come ultimo step finale (assieme alla riduzione rumore) ...è necessario e fondamentale applicare queste tecniche solo alla fine del vostro flusso di lavoro...e assolutamente da applicare solo dopo che avete ridimensionato le foto...
infatti se applicate le tecniche per la nitidezza, o per la riduzione rumore, prima d'aver cambiato la risoluzione dell'immagine, annullerete i benefici che queste tecniche portano se ridimensionate successivamente lo scatto: questo perchè i pixel verranno ricampionati nuovamente dal software che modificherà l'impatto dei vostri interventi.

Queste sono le due tecniche che conosco, praticamente equivalenti tra loro...io ho sempre usato la tecnica 1...in realtà da qualche mese ho scoperto la tecnica 2, leggermente più potente e versatile per i motivi che elencherò dopo.
Iniziamo.....

Tecnica 1: metodo Colore Lab

una volta preparata e ultimato il ritocco della vostra immagine, come ultimo step, in Photoshop cliccate su immagine>metodo>colore lab (PS vi chiede di unire i livelli visibili: dategli ok)

cliccate sulla palette dei canali e selezionate il canale luminosità.

la vostra immagine a colori viene ora visualizzata in b/n.

andate su filtri>contrasta> maschera di contrasto.

applicate la maschera con valori opportuni alla vostra immagine (tenendo bassi i valori di raggio e soglia) finchè non vedrete aumentare la ricchezza dei dettagli (non vi preoccupate del b/n).

Una volta regolata la quantità di dettagli che vorrete enfatizzare tornate su immagine>metodo>rgb...e la vostra immagine tornerà a colori.

Seguendo questo metodo i colori non vengono influenzati perchè si va ad agire solo sui dettagli fini del canale luminosità (toni bianco e nero). Se confrontate lo scatto tra prima e dopo aver applicato questa tecnica vedrete dei grossi cambiamenti ( pixel reali o visualizzazione zoom al 100%).
salvate il vostro file.

Tecnica 2: contrasta migliore

Le ultime versioni di PS hanno implementato le funzioni di contrasto con Contrasta Migliore.
Se avete le ultime versioni di PS raccomando questa seconda strada.

Una volta pronta la vostra immagine, rimanendo stavolta nello spazio colore rgb (immagine>metodo>rgb) applicate filtro>contrasta>contrasta migliore...con alcuni accorgimenti:

valori bassi di raggio: tra 0,1 per immagini piccole a 0,7-0,8 per quelle più grandi.
elimina: selezionate sfocatura con lente
e flaggate su "più preciso"
regolate il valore Fattore a vostro gusto.

Il beneficio di usare la tecnica 2 è connesso alla possibilità di applicare l'effetto di una maggiore nitidezza ad un singolo livello dell'immagine, separato da tutti gli altri...non a tutti i livelli uniti insieme come nel caso della tecnica 1.
Questo è un grande vantaggio.

Perchè? Perchè potete agire selettivamente.

Una volta completato il lavoro sull'immagine, posso unire tutti i livelli, creandone uno solo.

Fatto questo duplico l'unico livello visibile e applico, soltanto su questo livello superiore, il metodo 2.
Fatto ciò applico una layer mask nera (maschera di livello) nascondendo quindi tutto, al livello superiore (su cui ho applicato la tecnica 2 per la nitidezza).
Adesso posso agire su questa layer mask completamente nera, usando un pennello bianco...
in questo modo rendo selettivamente visibili i dettagli che preferisco (usate un pennello bianco di grandi dimensioni e bassa durezza, dipingendo sopra la maschera di livello nera, che diventerà bianca solo dove vorrete).

Applicando questo aumento di nitidezza e rendendo più incisivi i dettagli in maniera selettiva otterrete un effetto più realistico e accattivante...gestendo con grande controllo la comparsa di artefatti, inevitabile anche con il miglior software di fotoritocco, in zone dell'immagine dove non sono necessarie amplificazioni del dettaglio.

Sfruttando la grande potenza delle layer mask potete agire selettivamente anche su altri parametri dell'immagine...per esempio sulla saturazione: anche in questo ambito ho iniziato ad applicarla solo in maniera mirata, non a tutta l'immagine.
Come? duplicando il livello, saturando quello superiore...e giocando con la layer mask rendendo visibile solo la saturazione dove mi sembra più appropriata.


La foto presente all'inizio dell'articolo è stata trattata con questo principio.
Partendo dal presupposto che l'immagine era comunque piuttosto buona anche in partenza: luce ottima di fine pomeriggio, ottima visibilità, cavalletto, diaframma molto chiuso (f/16 se non ricordo male), scatto remoto, sollevamento specchio, scatto in raw...tutte accortezza che fanno comunque la differenza.

Una volta che lo scatto di partenza è buono tocca al software: Photoshop con i suoi livelli e le layer mask offre sicuramente uno dei più potenti strumenti che che la tecnologia mette a disposizione delle nostre immagini digitali.

Conoscere qualche tecnica in più ed usarla in maniera creativa aiuta i nostri scatti, indubbiamente.




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