Devo la realizzazione di questo scatto del Ponte di Bobbio ad Emanuele "Juza" Affaticati. Un bel giorno di Ottobre, di passaggio dal suo sito, mi sono imbattutto nell'annuncio di un suo workshop alla Pietra Parcellara, uno splendido punto panoramico che si innalza sulla Val Trebbia, sull'appennino piacentino. Si tratta di una valle molto suggestiva, solcata dal fiume Trebbia con un alveo molto esteso, ai cui lati si innalzano dolci colline che salgono lente ma inesorabili. Si tratta di una valle molto ampia rispetto a quelle che abbiamo attorno a Firenze, ottimamente orientata in direzione est-ovest, beneficiando della luce solare fino a tarda sera. Un'ottima location per foto paesaggistiche e macro.
Considero Juza uno dei più talentuosi fotografi naturalistici in Italia, anche in considerazione della sua età, un vero fenomeno.
Le condizioni meteo non ci hanno aiutato molto per il workshop: giornata uggiosa, molta nebbia e luci che faticano a sfondare. Credevo che sarebbe stato un fiasco completo e invece il workshop si è rivelato molto interessante, sia per le spiegazioni di Emanuele, che per i colleghi che ho avuto modo di conoscere sul campo.
Verso sera ci siamo spostati dalla Pietra Parcellara a Bobbio, nell'alta Val Trebbia. Ed è qui che ho avuto modo di tirar fuori lo scatto indubbiamente più riuscito della giornata.
Sono stato aiutato dai tempi lenti, che hanno creato un effetto seta dell'acqua che valorizza molto il fiume. Inoltre la nebbia sopra il paese, con i fari dell'illuminazione pubblica, hanno reso tutto davvero scenografico.
Secondo i consigli di Juza: treppiede, messa a fuoco manuale. In queste circostanza l'AF della macchina non riesce a destreggiarsi a dovere, a meno di non mettere a fuoco su una sorgente di luce come i lampioni. L'esposimetro della macchina è il primo elemento da ignorare completamente per la sua poca attendibilità nelle foto notturne: scattare e valutare l'istogramma solo successivamente....a seconda del risultato cambieremo la coppia tempi/diaframmi per ottenere l'esposizione più corretta, ripetendo lo scatto. Iso bassi e scatto remoto (altrimenti autoscatto ed esposizione posticipata/sollevamento specchio) per ridurre al minimo le vibrazioni dello scatto.
Scatto in .raw e sviluppo in posto con Lightroom 2 e passaggio finale in Photoshop CS4 (interventi di livelli, curve, bilanciamento colore, scherma/brucia e saturazione).
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